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Storia

Un punto fermo di semplice consultazione nella storia della SOMS di Santa Ninfa è rappresentato dall'atto costitutivo del 26 maggio 1892 redatto dal notaio Vincenzo Granozzi. Già nel 1887 però Saverio Giacalone e Michele De Stefani Perez avevano dato vita alla Società Operaia di Mutuo Soccorso Umberto I. Ancora qualche anno prima nel 1871 Stefano Giacalone e Antonio De Stefani Perez riescono nell'intento di far costituire in comitato 67 operai santaninfesi dando origine al Circolo Operaio di Santa Ninfa.

Si può dunque affermare che i primi fermenti mutualistici a Santa Ninfa iniziano ad osservarsi già nel 1871 perfezionandosi ed assumendo la forma che oggi conosciamo in quasi vent'anni con la regia delle famiglie Giacalone e De Stefani Perez. Della prima il più noto esponente fu Saverio, laureato in ingegneria ed agronomo presso il Comune di Santa Ninfa, guida autorevole dei Fasci dei Lavoratori, considerò il Socialismo la sola ancora di salvezza per i lavoratori della terra esortando i lavoratori ad organizzarsi in un unico partito sociale. Alla seconda appartenne il primo presidente della SOMS ,Don Michele , nato a Palermo e vissuto a Santa Ninfa, possidente, spese la sua vita in favore dei bisognosi, oltre che nella SOMS si impegnò nella costruzione dell'ospedale paesano, non accettò mai di assumere la carica di sindaco e non si sposò mai perché innamorato non di una sua pari di rango ma di una ragazza del popolo.

Il perseguimento del benessere economico con la cassa malattia, la pensione, il contributo in caso di morte, e del benessere sociale e culturale con la lettura, l'istruzione dei figli, determinò un rapido incremento del numero dei soci iscritti.

Nel 1915 scoppia la I guerra mondiale e il sodalizio come recitava un'epigrafe su una lapide "AL GLORIOSO OLOCAUSTO DIEDE CON SINGOLARE PRODIGALITA' SUO TRIBUTO DI FIORENTE GIOVINEZZA". Il regime fascista diffidando di questi sodalizi ne cambiò lo statuto, la denominazione in S.O. Umberto I e al fine di avere delle garanzie propose come Presidente un grande invalido di guerra Leonardo Di Blasi. La SoMS in ogni caso sottotono continuò la sua attività.

Nel 1968 il sisma rade al suolo la Valle del Belice, Santa Ninfa, la SOMs e le certezze dei santaninfesi. Dopo solo un anno, si rivede lo stemma della SOMS, il presidente Giorgio Biondo mette a disposizione il terreno, Don Antonio Riboldi una baracca, è la sede provvisoria del sodalizio, il trait d'union tra il pre e il post terremoto. Nello stesso anno la soms si apre a diplomati e laureati. Dopo qualche anno la sede viene spostata al Centro Sociale. In questi anni viene chiesto ai soci di contribuire in maniera straordinaria per la ricostruzione di una nuova sede in Piazza Libertà dove insisteva quella originaria.

Nel 1986 con grande gioia di ogni socio ci si trasferisce nella nuova sede. Un anno dopo durante la presidenza di Enzo Saladino vengono celebrati i 100 anni dalla fondazione. Gli anni successivi vedono il sodalizio impegnato in un'importante opera di coordinamento delle Società Operaie siciliane. Questa nuova pagina delle SOMS viene portata avanti assieme ad altre importanti Società (Santo Stefano di Camastra, Palazzolo Acreide, Castelvetrano e Castellammare del Golfo).

Il 19 e 20 giugno 2010 a San Cataldo si celebra il I Congresso Del Coordinamento regionale delle SOMS SMS alla presenza dei suoi presidente e vice presidente Pippo Ciavirella e Peppe Bivona, del Presidente della FIMIV Placido Putzolu e altre autorevoli presenze. Nell'estate 2012 viene discussa e approvata all'ARS la legge che regola l'identità e l'attività delle SOMS siciliane.

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Attività

Atti e regolamenti